Bilancio di missione anno 2001
> Pieve di Cento
Comune di Pieve di Cento
Finalità: Contributo per i lavori di ripristino del Teatro Comunale ed in particolare per il restauro degli arredi originali e del sipario d’epoca.
Contenuti: Il Sipario del Teatro Comunale di Pieve di Cento raffigurante: "Esopo che parla ai pastori" è stato eseguito molto probabilmente da Adeodato Malatesta intorno al 1850. Si tratta di una tempera su tela di cm. 580 per 730. La tela nata come sipario è poi stata trasformata in fondale. Osservando foto d’archivio dei primi anni settanta, si nota che già in quegli anni erano visibili gore ampie ed estese, formatesi per effetto di probabili infiltrazioni d’acqua dal tetto dell’edificio. Nonostante le dimensioni la pittura ha caratteristiche molto simili ad un bozzetto. Le figure sono state dipinte su uno sfondo già predisposto. Alcune cadute di colore mostravano alcuni ripensamenti dell’artista soprattutto per quanto riguarda la posizione del personaggio principale (Esopo). La scena di Esopo che parla ai pastori è racchiusa in una cornice anch’essa dipinta. Intorno al 1980 la tela venne smontata per consentire l’avvio dei lavori di restauro del teatro. Il sipario, una volta rimosso, venne avvolto attorno ad un tubo di plastica e trasferito in un deposito comunale, in attesa di restauro. Finalmente, grazie al contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Cento e dell’I.B.C., e in accordo con la Soprintendenza di Bologna, l’Amministrazione comunale ha potuto affidare l’incarico alla restauratrice pievese Licia Tasini che ha iniziato i lavori nel mese di Aprile 2001. Dopo un accurato esame delle problematiche legate allo stato di conservazione dell’opera, si è potuto entrare nella fase propria dell’intervento, approntando varie soluzioni tecniche e strumentali per rendere possibile lo svolgimento del restauro quali: il carrello ponte per raggiungere ogni punto della tela senza calpestarla; il cilindro mobile in legno per consentire lo spostamento della tela dal recto al verso e viceversa e per successive fasi di intervento; tale rullo servirà inoltre a conservare in modo adeguato il sipario sino alla definitiva collocazione nel Teatro. Sono state poi svolte operazioni di pulitura della superficie pittorica e del retro. Sul retro della tela, sono state effettuate operazioni di sutura delle lacerazioni e di chiusura delle lacune. Infine è stata effettuata la foderatura dei soli bordi del sipario. Terminate le fasi più propriamente conservative, ci si è dedicati alla fase di intervento "estetico-con-servativo" con stuccatura a pennello di tutte la parti mancanti con gesso e colletta e integrazione pittorica con colori a tempera ed acquarello. I lavori sono stati eseguiti a Pieve di Cento e sono terminati nel mese di ottobre 2001.
Contenuti: Il Sipario del Teatro Comunale di Pieve di Cento raffigurante: "Esopo che parla ai pastori" è stato eseguito molto probabilmente da Adeodato Malatesta intorno al 1850. Si tratta di una tempera su tela di cm. 580 per 730. La tela nata come sipario è poi stata trasformata in fondale. Osservando foto d’archivio dei primi anni settanta, si nota che già in quegli anni erano visibili gore ampie ed estese, formatesi per effetto di probabili infiltrazioni d’acqua dal tetto dell’edificio. Nonostante le dimensioni la pittura ha caratteristiche molto simili ad un bozzetto. Le figure sono state dipinte su uno sfondo già predisposto. Alcune cadute di colore mostravano alcuni ripensamenti dell’artista soprattutto per quanto riguarda la posizione del personaggio principale (Esopo). La scena di Esopo che parla ai pastori è racchiusa in una cornice anch’essa dipinta. Intorno al 1980 la tela venne smontata per consentire l’avvio dei lavori di restauro del teatro. Il sipario, una volta rimosso, venne avvolto attorno ad un tubo di plastica e trasferito in un deposito comunale, in attesa di restauro. Finalmente, grazie al contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Cento e dell’I.B.C., e in accordo con la Soprintendenza di Bologna, l’Amministrazione comunale ha potuto affidare l’incarico alla restauratrice pievese Licia Tasini che ha iniziato i lavori nel mese di Aprile 2001. Dopo un accurato esame delle problematiche legate allo stato di conservazione dell’opera, si è potuto entrare nella fase propria dell’intervento, approntando varie soluzioni tecniche e strumentali per rendere possibile lo svolgimento del restauro quali: il carrello ponte per raggiungere ogni punto della tela senza calpestarla; il cilindro mobile in legno per consentire lo spostamento della tela dal recto al verso e viceversa e per successive fasi di intervento; tale rullo servirà inoltre a conservare in modo adeguato il sipario sino alla definitiva collocazione nel Teatro. Sono state poi svolte operazioni di pulitura della superficie pittorica e del retro. Sul retro della tela, sono state effettuate operazioni di sutura delle lacerazioni e di chiusura delle lacune. Infine è stata effettuata la foderatura dei soli bordi del sipario. Terminate le fasi più propriamente conservative, ci si è dedicati alla fase di intervento "estetico-con-servativo" con stuccatura a pennello di tutte la parti mancanti con gesso e colletta e integrazione pittorica con colori a tempera ed acquarello. I lavori sono stati eseguiti a Pieve di Cento e sono terminati nel mese di ottobre 2001.
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
30.987,41
Opera Pia Galuppi - Pieve di Cento
Finalità: Finanziare i lavori di manutenzione straordinaria relativi alla impermeabilizzazione della terrazza, all’imbiancatura e alla verniciatura interna di tutto l’Istituto.
Contenuti: Il Centro Diurno istituito all’interno della Casa Protetta dell’Opera Pia Galuppi è un luogo di accoglienza semiresidenziale per persone anziane parzialmente autosufficienti o non autosufficienti. Il Centro ha anche il fine di prevenire le conseguenze di prolungato isolamento di coloro che vivono soli e non hanno le capacità materiali, né le motivazioni, per uscire dal proprio ambiente e necessitano di una sede stimolante in cui possono incontrarsi con gli altri. Il Centro, allo scopo di evitare, o comunque ritardare l’istituzionalizzazione dell’anziano, mantenendolo il più a lungo possibile nel suo ambiente familiare, offre alla famiglia un sostegno nell’assistenza del proprio congiunto. Secondo precisi progetti trimestrali, durante l’arco della giornata e con un calendario settimanale, all’interno della casa protetta e del centro diurno, nel programma di animazione e terapia occupazionale vengono portate avanti diverse attività che possono essere a carattere occupazionale, ludico, ricreativo o culturale; tali attività si pongono come fine la stimolazione neuro – sensoriale, il recupero ed il tenimento delle abilità funzionali. A tali attività periodicamente vengono affiancate il giardinaggio con la cura delle piante da giardino, piccole attività di cucina, preparazione degli addobbi per la struttura.
All’interno della Cappella, infine, si svolgono attività a carattere religioso. I lavori da eseguire concernono: la demolizione dell’attuale pavimentazione del terrazzo del primo piano, compreso il sottofondo di allettamento del pavimento; la ricostruzione dell’impermeabilizzazione mediante la fornitura e posa di asfalto a tessuto da 4 kg. saldato a fiamma; la fornitura e la posa in opera di pavimento in Klincher antigelivo; l’imbiancatura a tempera di tutti i locali interni; infine il rifacimento della zoccolatura perimetrale agli ambienti interni mediante la verniciatura lavabile a smalto.
Contenuti: Il Centro Diurno istituito all’interno della Casa Protetta dell’Opera Pia Galuppi è un luogo di accoglienza semiresidenziale per persone anziane parzialmente autosufficienti o non autosufficienti. Il Centro ha anche il fine di prevenire le conseguenze di prolungato isolamento di coloro che vivono soli e non hanno le capacità materiali, né le motivazioni, per uscire dal proprio ambiente e necessitano di una sede stimolante in cui possono incontrarsi con gli altri. Il Centro, allo scopo di evitare, o comunque ritardare l’istituzionalizzazione dell’anziano, mantenendolo il più a lungo possibile nel suo ambiente familiare, offre alla famiglia un sostegno nell’assistenza del proprio congiunto. Secondo precisi progetti trimestrali, durante l’arco della giornata e con un calendario settimanale, all’interno della casa protetta e del centro diurno, nel programma di animazione e terapia occupazionale vengono portate avanti diverse attività che possono essere a carattere occupazionale, ludico, ricreativo o culturale; tali attività si pongono come fine la stimolazione neuro – sensoriale, il recupero ed il tenimento delle abilità funzionali. A tali attività periodicamente vengono affiancate il giardinaggio con la cura delle piante da giardino, piccole attività di cucina, preparazione degli addobbi per la struttura.
All’interno della Cappella, infine, si svolgono attività a carattere religioso. I lavori da eseguire concernono: la demolizione dell’attuale pavimentazione del terrazzo del primo piano, compreso il sottofondo di allettamento del pavimento; la ricostruzione dell’impermeabilizzazione mediante la fornitura e posa di asfalto a tessuto da 4 kg. saldato a fiamma; la fornitura e la posa in opera di pavimento in Klincher antigelivo; l’imbiancatura a tempera di tutti i locali interni; infine il rifacimento della zoccolatura perimetrale agli ambienti interni mediante la verniciatura lavabile a smalto.
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
25.822,84
Istituto comprensivo scuola materna elementare media - Pieve di Cento
Attività didattico-educativo-culturali
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
6.197,48
Comune di Pieve di Cento
Finalità: Contributo a favore delle attività del Museo di Arte Contemporanea "G. Bargellini"; in particolare per la realizzazione del catalogo relativo alla Mostra dedicata alla Generazione degli Anni Trenta.
Contenuti: Una sterminata generazione di artisti (quella dei nati dal 1930 al 1939) di fondamentale importanza per la quantità delle individualità e per la ricchezza delle proposizioni espressive, risultate innovative nel panorama dell’arte nazionale ed internazionale.
Tutti gli spazi espositivi del Museo (1200 mq.) hanno accolto 250 opere di 250 artisti fra i più significativi di una generazione, quella dei nati negli Anni Trenta, che ha segnato gli ultimi cinquant’anni del XX secolo.
Per la prima volta in Italia una mostra di capitale importanza per la qualità e la quantità degli artisti proposti all’attenzione degli studiosi, degli operatori e dei collezionisti.
Per quanto concerne il Catalogo delle Collezioni Permanenti del Museo, è stato pubblicato dalle Edizioni Bora di Bologna, il Volume Terzo - Generazione Anni Trenta, con tutte le opere esposte riprodotte a colori, complete con schede bibliografiche di ogni singola opera e con le biografie di ciascun artista, corredate dalle indicazioni bibliografiche, a partire dal 1990.
Il Catalogo, introdotto dai testi di Giulio Bargellini, fondatore del Museo, e di Di Genova, Direttore Artistico, comprende anche il repertorio con illustrazioni di circa 300 opere presenti nelle Collezioni Permanenti del Museo ma non esposte per motivi di spazio.
Contenuti: Una sterminata generazione di artisti (quella dei nati dal 1930 al 1939) di fondamentale importanza per la quantità delle individualità e per la ricchezza delle proposizioni espressive, risultate innovative nel panorama dell’arte nazionale ed internazionale.
Tutti gli spazi espositivi del Museo (1200 mq.) hanno accolto 250 opere di 250 artisti fra i più significativi di una generazione, quella dei nati negli Anni Trenta, che ha segnato gli ultimi cinquant’anni del XX secolo.
Per la prima volta in Italia una mostra di capitale importanza per la qualità e la quantità degli artisti proposti all’attenzione degli studiosi, degli operatori e dei collezionisti.
Per quanto concerne il Catalogo delle Collezioni Permanenti del Museo, è stato pubblicato dalle Edizioni Bora di Bologna, il Volume Terzo - Generazione Anni Trenta, con tutte le opere esposte riprodotte a colori, complete con schede bibliografiche di ogni singola opera e con le biografie di ciascun artista, corredate dalle indicazioni bibliografiche, a partire dal 1990.
Il Catalogo, introdotto dai testi di Giulio Bargellini, fondatore del Museo, e di Di Genova, Direttore Artistico, comprende anche il repertorio con illustrazioni di circa 300 opere presenti nelle Collezioni Permanenti del Museo ma non esposte per motivi di spazio.
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
5.164,57
Comune di Pieve di Cento
Finalità: Contributo per la pubblicazione del catalogo relativo alla Mostra di pittori pievesi al Museo Bargellini.
Contenuti: Alcuni pittori pievesi, attraverso un’esposizione al Museo G. Bargellini, hanno offerto la possibilità di condividere la visione delle loro opere. Nelle loro opere ritroviamo parte della cultura della città di Pieve di Cento, non solo perché ce la ripropongono nelle loro vedute, ma soprattutto perché essi fanno parte del tessuto connettivo di questa terra e ne esprimono l’anima. L’amore per la pittura e per le proprie radici traspare dalla luce e dai colori di questi pittori che ripercorrono gli stimoli del movimento macchiaiolo, rivisitato in chiave padana (Tassinari), e che si lasciano abbagliare dai toni del Chiarismo, suggestionato dai colori stessi di questa terra di foschie estive, di nebbie autunnali e di bianche nevicate invernali (Alberghini, Baresi e Sisti), e che infine si abbandonano a informali paste cromatiche vive (Campanini) o a gestuali pennellate di accese e vivaci cromie, sempre conservando quello sguardo carico di affetto e di partecipazione per i fenomeni e i fatti della loro terra. Paesaggi di natura e di spirito, nature morte evocanti ricordi e sentimenti, vedute architettoniche familiari, ma animate dal taglio particolare delle emozioni che appartengono ad ogni essere umano. Questa è la pittura degli artisti pievesi, diretta, immediata, sentita e vicina a chi la osserva (estratto dal catalogo curato da Giuliana Ghidoni). Attraverso l’opera dei pittori pievesi continua il dialogo, intrapreso ormai da diversi anni, con i loro concittadini, ma non solo, perché, così come il linguaggio dell’arte è internazionale, anche la loro pittura è capace di parlare a chiunque si avvicini ed è in grado di trasmettere, con insolita freschezza, tutta la vitalità e l’entusiasmo di chi vive l’esperienza artistica con gioia e in piena libertà. Essere loro pubblico significa partecipare a questa conversazione continua tra l’uomo e la natura, tra il particolare e l’universalità delle emozioni, tra il passato dei ricordi e il presente dei sentimenti; significa anche riscoprire il territorio, la storia, la città, la quotidianità e noi stessi attraverso l’occhio, forse più attento, di questi pittori.
Contenuti: Alcuni pittori pievesi, attraverso un’esposizione al Museo G. Bargellini, hanno offerto la possibilità di condividere la visione delle loro opere. Nelle loro opere ritroviamo parte della cultura della città di Pieve di Cento, non solo perché ce la ripropongono nelle loro vedute, ma soprattutto perché essi fanno parte del tessuto connettivo di questa terra e ne esprimono l’anima. L’amore per la pittura e per le proprie radici traspare dalla luce e dai colori di questi pittori che ripercorrono gli stimoli del movimento macchiaiolo, rivisitato in chiave padana (Tassinari), e che si lasciano abbagliare dai toni del Chiarismo, suggestionato dai colori stessi di questa terra di foschie estive, di nebbie autunnali e di bianche nevicate invernali (Alberghini, Baresi e Sisti), e che infine si abbandonano a informali paste cromatiche vive (Campanini) o a gestuali pennellate di accese e vivaci cromie, sempre conservando quello sguardo carico di affetto e di partecipazione per i fenomeni e i fatti della loro terra. Paesaggi di natura e di spirito, nature morte evocanti ricordi e sentimenti, vedute architettoniche familiari, ma animate dal taglio particolare delle emozioni che appartengono ad ogni essere umano. Questa è la pittura degli artisti pievesi, diretta, immediata, sentita e vicina a chi la osserva (estratto dal catalogo curato da Giuliana Ghidoni). Attraverso l’opera dei pittori pievesi continua il dialogo, intrapreso ormai da diversi anni, con i loro concittadini, ma non solo, perché, così come il linguaggio dell’arte è internazionale, anche la loro pittura è capace di parlare a chiunque si avvicini ed è in grado di trasmettere, con insolita freschezza, tutta la vitalità e l’entusiasmo di chi vive l’esperienza artistica con gioia e in piena libertà. Essere loro pubblico significa partecipare a questa conversazione continua tra l’uomo e la natura, tra il particolare e l’universalità delle emozioni, tra il passato dei ricordi e il presente dei sentimenti; significa anche riscoprire il territorio, la storia, la città, la quotidianità e noi stessi attraverso l’occhio, forse più attento, di questi pittori.
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
2.582,28
Gruppo Unione contro l'emarginazione sociale - Pieve di Cento
Iniziative assistenziali
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
2.065,83
Società S. Vincenzo De Paoli - Pieve di Cento
Iniziative varie
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
2.065,83
Caritas Parrocchiale - Pieve di Cento
Attività assistenziali varie
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
1.032,91
Comune di Pieve di Cento
Acquisto materiale didattico per i bambini dell'asilo nido
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
1.032,91
A.S. Rugby Pieve di Cento
Avviamento giovani allo sport
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
516,46
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News ed eventi
Si è svolta questa mattina all'interno di un seicentesco Salone di Rappresentanza la cerimonia di premiazione della 44° edizione del PREMIO LETTERATURA RAGAZZI.
Grande attesa per la presentazione del film dedicato al maestro del barocco emiliano e genius loci della città di Cento.
Tre incontri per cercare di fare luce tra le molte informazioni, non sempre attendibili, in un ambito di grande rilevanza come quello dell'AGRIFOOD: accademici, tecnici, scienziati e giornalisti dialogheranno per fare chiarezza tra una molteplicità sempre crescente di notizie a disposizione.
Comunicati stampa
L'opera che andrà in scena domani è un evento che la Fondazione Cassa di Risparmio di Cento ha il piacere di offrire al proprio Territorio allo scopo di continuare a perseguire uno dei suoi obiettivi principali: la diffusione della Cultura.
05 Giugno 2024
Con la cerimonia di premiazione di sabato scorso, è calato il sipario sulla 45° edizione del PREMIO LETTERATURA RAGAZZI.
05 Giugno 2024
Un calendario dei lavori fitto, quello di ieri alla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, che ha visto riunirsi l'Assemblea dei Soci per esprimere il parere al Bilancio di Esercizio 2023 e il Consiglio di Indirizzo per approvare in via definitiva il Bilancio ed eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione per il prossimo quadriennio 2024/28.
05 Giugno 2024
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