
Bilancio di missione anno 2001
> Arte Attività beni culturali
Premio di letteratura per ragazzi - Fondazione Cassa di Risparmio di Cento
Finalità: Valorizzare e divulgare la letteratura per i ragazzi, promuovere l’amore per la lettura ed il senso critico nei giovani delle scuole elementari e medie.
Contenuti: Dal 1999 la Fondazione partecipa all’organizzazione del Premio di letteratura per i ragazzi "Cassa di Risparmio di Cento", unitamente alla omonima S.p.A. bancaria, alla Università ed al Provveditorato agli Studi di Ferrara.
L’edizione 2001 si colloca nel solco della migliore tradizione dell’iniziativa, quella che ha consentito a decine di migliaia di scolari e studenti di far parte, in questi anni, della giuria popolare e, soprattutto, di confrontarsi con il libro. Con il trascorrere delle edizioni l’iniziativa culturale si rafforza e si impone all’attenzione del mondo e della scuola del nostro Paese ed oltre. Anche l’edizione più recente ha confermato la costante crescita del Premio, che è conosciuto e apprezzato dovunque.
Su richiesta della scuola italiana di Capodistria, peraltro, una delegazione del Comitato organizzatore ha preso parte ad una iniziativa culturale nella cittadina oggi slovena. Nel Teatro Comunale si è svolta la manifestazione conclusiva della fase istriana del Premio: è stata una grande festa di italianità, esaltata dalla presenza di Cristina D’Avena, applauditissima.
La presenza in Giuria di personaggi tanto qualificati del mondo della Cultura rappresenta una garanzia di successo e di serietà.
Fra gli undici esperti che compongono la Commissione giudicatrice chiamata a "scremare" i libri iscritti al concorso si segnalano la giornalista RAI e conduttrice del TG1 Tiziana Ferrario, il regista e scrittore Folco Quilici, i docenti Enzo Catarsi, Gianni Cerioli, Franco Frabboni, Giovanni Genovesi, Paolo Valentini, l’esperto di comunicazione Luciano Scaffa e gli scrittori Guido Clericetti, Claudio Marabini, Giuseppe Pederiali. Dopo la definizione delle due terne finaliste (una per le elementari ed una per le medie), spetta ai ragazzi leggere e, con il voto, determinare la graduatoria conclusiva. Tra i vincitori o i finalisti delle passate edizioni si segnalano Daniel Pennac, Susanna Tamaro, Pinin Carpi, Michelangelo Antonioni e Tonino Guerra, Sergio Zavoli, Edoardo Bennato, Mario Lodi, Bianca Pitzorno, Giovanni Arpino, Giorgio Saviane e Mario Rigoni Stern. L’allora sconosciuta Johanne Rowling, autrice del best-seller "Harry Pot-ter", si aggiudicò il Primo Premio nella manifestazione del 1998.
Contenuti: Dal 1999 la Fondazione partecipa all’organizzazione del Premio di letteratura per i ragazzi "Cassa di Risparmio di Cento", unitamente alla omonima S.p.A. bancaria, alla Università ed al Provveditorato agli Studi di Ferrara.
L’edizione 2001 si colloca nel solco della migliore tradizione dell’iniziativa, quella che ha consentito a decine di migliaia di scolari e studenti di far parte, in questi anni, della giuria popolare e, soprattutto, di confrontarsi con il libro. Con il trascorrere delle edizioni l’iniziativa culturale si rafforza e si impone all’attenzione del mondo e della scuola del nostro Paese ed oltre. Anche l’edizione più recente ha confermato la costante crescita del Premio, che è conosciuto e apprezzato dovunque.
Su richiesta della scuola italiana di Capodistria, peraltro, una delegazione del Comitato organizzatore ha preso parte ad una iniziativa culturale nella cittadina oggi slovena. Nel Teatro Comunale si è svolta la manifestazione conclusiva della fase istriana del Premio: è stata una grande festa di italianità, esaltata dalla presenza di Cristina D’Avena, applauditissima.
La presenza in Giuria di personaggi tanto qualificati del mondo della Cultura rappresenta una garanzia di successo e di serietà.
Fra gli undici esperti che compongono la Commissione giudicatrice chiamata a "scremare" i libri iscritti al concorso si segnalano la giornalista RAI e conduttrice del TG1 Tiziana Ferrario, il regista e scrittore Folco Quilici, i docenti Enzo Catarsi, Gianni Cerioli, Franco Frabboni, Giovanni Genovesi, Paolo Valentini, l’esperto di comunicazione Luciano Scaffa e gli scrittori Guido Clericetti, Claudio Marabini, Giuseppe Pederiali. Dopo la definizione delle due terne finaliste (una per le elementari ed una per le medie), spetta ai ragazzi leggere e, con il voto, determinare la graduatoria conclusiva. Tra i vincitori o i finalisti delle passate edizioni si segnalano Daniel Pennac, Susanna Tamaro, Pinin Carpi, Michelangelo Antonioni e Tonino Guerra, Sergio Zavoli, Edoardo Bennato, Mario Lodi, Bianca Pitzorno, Giovanni Arpino, Giorgio Saviane e Mario Rigoni Stern. L’allora sconosciuta Johanne Rowling, autrice del best-seller "Harry Pot-ter", si aggiudicò il Primo Premio nella manifestazione del 1998.

Iniziativa propria della Fondazione
Importo deliberato: €
56.810,26
Comune di Cento
Finalità: Contributo per la realizzazione della Mostra dei pittori Ubaldo e Gaetano Gandolfi.
Contenuti: La Mostra verrà allestita nell’auditorium S. Lorenzo di Cento e sarà aperta al pubblico nei mesi di aprile e maggio 2002. Ha per oggetto i quadri dei Gandolfi che furono, come testimonia il Lanzi, il grande critico d’arte loro contemporaneo, tra i principali e più celebri artisti italiani della seconda metà del Settecento.
Tale fama, giustificatissima dalla qualità eccellente delle loro opere, è andata scemando nel tempo, come spesso succede, col mutare del gusto, delle mode, degli orientamenti culturali e politici. La Mostra dunque, rappresenta l’occasione per far conoscere anche al più largo pubblico la straordinaria vicenda di questi due artisti, le cui opere furono richieste da committenti d’importanza della Francia, dell’Inghilterra, della lontana Russia - dai governanti stessi di questi due ultimi Paesi - oltreché da molti Stati italiani. La Mostra non solo potrà giungere a colmare un vuoto nelle conoscenze ormai ingiustificabile, e quindi ottemperare all’esigenza di un sapere scientifico motivato, ma anche sorprendere ed emozionare il pubblico dei non specialisti per la novità. La direzione scientifica della mostra è a cura della Prof.ssa Donatella Biagi Maino dell’Università degli Studi di Bologna Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna. Il Comune di Cento è stato individuato come ente che provvederà all’incarico alla Dott.ssa Biagi tenendo in considerazione il diverso impegno relativo alla prestazione resa nella prima fase del progetto sviluppatosi nell’anno 2001 e della seconda fase, più consistente, che si svilupperà nel 2002.
Contenuti: La Mostra verrà allestita nell’auditorium S. Lorenzo di Cento e sarà aperta al pubblico nei mesi di aprile e maggio 2002. Ha per oggetto i quadri dei Gandolfi che furono, come testimonia il Lanzi, il grande critico d’arte loro contemporaneo, tra i principali e più celebri artisti italiani della seconda metà del Settecento.
Tale fama, giustificatissima dalla qualità eccellente delle loro opere, è andata scemando nel tempo, come spesso succede, col mutare del gusto, delle mode, degli orientamenti culturali e politici. La Mostra dunque, rappresenta l’occasione per far conoscere anche al più largo pubblico la straordinaria vicenda di questi due artisti, le cui opere furono richieste da committenti d’importanza della Francia, dell’Inghilterra, della lontana Russia - dai governanti stessi di questi due ultimi Paesi - oltreché da molti Stati italiani. La Mostra non solo potrà giungere a colmare un vuoto nelle conoscenze ormai ingiustificabile, e quindi ottemperare all’esigenza di un sapere scientifico motivato, ma anche sorprendere ed emozionare il pubblico dei non specialisti per la novità. La direzione scientifica della mostra è a cura della Prof.ssa Donatella Biagi Maino dell’Università degli Studi di Bologna Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna. Il Comune di Cento è stato individuato come ente che provvederà all’incarico alla Dott.ssa Biagi tenendo in considerazione il diverso impegno relativo alla prestazione resa nella prima fase del progetto sviluppatosi nell’anno 2001 e della seconda fase, più consistente, che si svilupperà nel 2002.

Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
51.645,69
Comune di San Pietro in Casale
Finalità: La realizzazione del Parco Culturale "Natale Guido Frabboni", resa possibile grazie alla donazione che l’artista omonimo ha voluto fare alla sua città, rappresenta per il Comune di San Pietro in Casale l’occasione per riqualificare i propri servizi culturali e dotarsi di un Museo che racconti attraverso i documenti, i materiali e i beni artistici la storia del proprio territorio.
Contenuti: La nuova Biblioteca che sarà realizzata nel contenitore adiacente alla Casa Frabboni, permetterà di potenziare i servizi già erogati nell’attuale sede di Piazza Martiri, con particolare attenzione alla sezione ragazzi e all’utilizzo delle nuove tecnologie quali ad esempio Internet. Nella Casa Frabboni sarà collocato il Museo della Città, un’aula didattica, una sala dedicata alle opere dell’artista, una sala esposizioni, un centro di documentazione ecc. Il Museo illustrerà l’antica origine del territorio di S. Pietro: la sezione archeologica, infatti, rappresenterà la parte più significativa della struttura, e vi è la proposta di intitolarla alla Fondazione Cassa Risparmio di Cento. L’intervento di quest’anno sarà ripetuto nei prossimi due esercizi, secondo un programma che prevede un finanziamento complessivo di Lire 300.000.000.
Contenuti: La nuova Biblioteca che sarà realizzata nel contenitore adiacente alla Casa Frabboni, permetterà di potenziare i servizi già erogati nell’attuale sede di Piazza Martiri, con particolare attenzione alla sezione ragazzi e all’utilizzo delle nuove tecnologie quali ad esempio Internet. Nella Casa Frabboni sarà collocato il Museo della Città, un’aula didattica, una sala dedicata alle opere dell’artista, una sala esposizioni, un centro di documentazione ecc. Il Museo illustrerà l’antica origine del territorio di S. Pietro: la sezione archeologica, infatti, rappresenterà la parte più significativa della struttura, e vi è la proposta di intitolarla alla Fondazione Cassa Risparmio di Cento. L’intervento di quest’anno sarà ripetuto nei prossimi due esercizi, secondo un programma che prevede un finanziamento complessivo di Lire 300.000.000.

Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
51.645,69
Comune di Castello d'Argile
Finalità: Realizzazione del nuovo Centro Culturale Polivalente
Contenuti: L’intervento nel suo complesso prevede anzitutto uno spazio Teatro che costituisce una "piazza" preziosa per valorizzare diverse iniziative culturali esistenti sul territorio, e un luogo privilegiato per la promozione di nuove o rinnovate proposte; la trasformazione del vecchio Teatro in una sala attrezzata costituisce un evento fondamentale perché quest’ultima, oltre ad ospitare spettacoli teatrali, diventerà un luogo dedicato al multimediale, con tanto di sala auditorio, laboratorio artistico, al fine di aggregare i giovani e dare loro uno spazio in cui ritrovarsi ed esprimere la propria vitalità. Per la sua piena utilizzazione occorre che in questo spazio siano previsti arredi particolari e duttili alle diverse esigenze. Lo stesso concetto vale per la biblioteca, altra componente fondamentale dell’intervento: a definire il servizio Biblioteca non concorre solo la quantità dei libri posseduti ma il complesso dei servizi che organizza l’intero materiale informativo, comprendente perciò anche riviste, CD, DVD, risorse On-line, in uno spazio ben accessibile e facilmente fruibile. Questa organizzazione è data da specifici arredi che costituiscono in modo semplice ed intuitivo un percorso guidato per le persone che in biblioteca vogliono trovare una risposta alle proprie esigenze. La forma e la disposizione delle stesse scaffalature costituiscono un modo per aiutare chi entra a trovare ciò che cerca. Inoltre sono i punti di informazione, i tavoli attrezzati per l’uso di PC, gli arredi specifici per i bambini (scaffali bassi, cassette, poltroncine, tappeti…), segnaletica semplice ed efficace, un bancone per le informazioni e il prestito funzionale, che completano in modo imprescindibile un servizio efficace. La Biblioteca disporrà inoltre di sale per ospitare le realtà associative locali quali la Pro Loco, la Protezione Civile, i Volontari Pensionati, i Gruppi artistici ecc… L’intervento di quest’anno sarà ripetuto il prossimo, secondo un programma che prevede un intervento complessivo pari a Lire 120.000.000.
Contenuti: L’intervento nel suo complesso prevede anzitutto uno spazio Teatro che costituisce una "piazza" preziosa per valorizzare diverse iniziative culturali esistenti sul territorio, e un luogo privilegiato per la promozione di nuove o rinnovate proposte; la trasformazione del vecchio Teatro in una sala attrezzata costituisce un evento fondamentale perché quest’ultima, oltre ad ospitare spettacoli teatrali, diventerà un luogo dedicato al multimediale, con tanto di sala auditorio, laboratorio artistico, al fine di aggregare i giovani e dare loro uno spazio in cui ritrovarsi ed esprimere la propria vitalità. Per la sua piena utilizzazione occorre che in questo spazio siano previsti arredi particolari e duttili alle diverse esigenze. Lo stesso concetto vale per la biblioteca, altra componente fondamentale dell’intervento: a definire il servizio Biblioteca non concorre solo la quantità dei libri posseduti ma il complesso dei servizi che organizza l’intero materiale informativo, comprendente perciò anche riviste, CD, DVD, risorse On-line, in uno spazio ben accessibile e facilmente fruibile. Questa organizzazione è data da specifici arredi che costituiscono in modo semplice ed intuitivo un percorso guidato per le persone che in biblioteca vogliono trovare una risposta alle proprie esigenze. La forma e la disposizione delle stesse scaffalature costituiscono un modo per aiutare chi entra a trovare ciò che cerca. Inoltre sono i punti di informazione, i tavoli attrezzati per l’uso di PC, gli arredi specifici per i bambini (scaffali bassi, cassette, poltroncine, tappeti…), segnaletica semplice ed efficace, un bancone per le informazioni e il prestito funzionale, che completano in modo imprescindibile un servizio efficace. La Biblioteca disporrà inoltre di sale per ospitare le realtà associative locali quali la Pro Loco, la Protezione Civile, i Volontari Pensionati, i Gruppi artistici ecc… L’intervento di quest’anno sarà ripetuto il prossimo, secondo un programma che prevede un intervento complessivo pari a Lire 120.000.000.

Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
30.987,41
Comune di Pieve di Cento
Finalità: Contributo per i lavori di ripristino del Teatro Comunale ed in particolare per il restauro degli arredi originali e del sipario d’epoca.
Contenuti: Il Sipario del Teatro Comunale di Pieve di Cento raffigurante: "Esopo che parla ai pastori" è stato eseguito molto probabilmente da Adeodato Malatesta intorno al 1850. Si tratta di una tempera su tela di cm. 580 per 730. La tela nata come sipario è poi stata trasformata in fondale. Osservando foto d’archivio dei primi anni settanta, si nota che già in quegli anni erano visibili gore ampie ed estese, formatesi per effetto di probabili infiltrazioni d’acqua dal tetto dell’edificio. Nonostante le dimensioni la pittura ha caratteristiche molto simili ad un bozzetto. Le figure sono state dipinte su uno sfondo già predisposto. Alcune cadute di colore mostravano alcuni ripensamenti dell’artista soprattutto per quanto riguarda la posizione del personaggio principale (Esopo). La scena di Esopo che parla ai pastori è racchiusa in una cornice anch’essa dipinta. Intorno al 1980 la tela venne smontata per consentire l’avvio dei lavori di restauro del teatro. Il sipario, una volta rimosso, venne avvolto attorno ad un tubo di plastica e trasferito in un deposito comunale, in attesa di restauro. Finalmente, grazie al contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Cento e dell’I.B.C., e in accordo con la Soprintendenza di Bologna, l’Amministrazione comunale ha potuto affidare l’incarico alla restauratrice pievese Licia Tasini che ha iniziato i lavori nel mese di Aprile 2001. Dopo un accurato esame delle problematiche legate allo stato di conservazione dell’opera, si è potuto entrare nella fase propria dell’intervento, approntando varie soluzioni tecniche e strumentali per rendere possibile lo svolgimento del restauro quali: il carrello ponte per raggiungere ogni punto della tela senza calpestarla; il cilindro mobile in legno per consentire lo spostamento della tela dal recto al verso e viceversa e per successive fasi di intervento; tale rullo servirà inoltre a conservare in modo adeguato il sipario sino alla definitiva collocazione nel Teatro. Sono state poi svolte operazioni di pulitura della superficie pittorica e del retro. Sul retro della tela, sono state effettuate operazioni di sutura delle lacerazioni e di chiusura delle lacune. Infine è stata effettuata la foderatura dei soli bordi del sipario. Terminate le fasi più propriamente conservative, ci si è dedicati alla fase di intervento "estetico-con-servativo" con stuccatura a pennello di tutte la parti mancanti con gesso e colletta e integrazione pittorica con colori a tempera ed acquarello. I lavori sono stati eseguiti a Pieve di Cento e sono terminati nel mese di ottobre 2001.
Contenuti: Il Sipario del Teatro Comunale di Pieve di Cento raffigurante: "Esopo che parla ai pastori" è stato eseguito molto probabilmente da Adeodato Malatesta intorno al 1850. Si tratta di una tempera su tela di cm. 580 per 730. La tela nata come sipario è poi stata trasformata in fondale. Osservando foto d’archivio dei primi anni settanta, si nota che già in quegli anni erano visibili gore ampie ed estese, formatesi per effetto di probabili infiltrazioni d’acqua dal tetto dell’edificio. Nonostante le dimensioni la pittura ha caratteristiche molto simili ad un bozzetto. Le figure sono state dipinte su uno sfondo già predisposto. Alcune cadute di colore mostravano alcuni ripensamenti dell’artista soprattutto per quanto riguarda la posizione del personaggio principale (Esopo). La scena di Esopo che parla ai pastori è racchiusa in una cornice anch’essa dipinta. Intorno al 1980 la tela venne smontata per consentire l’avvio dei lavori di restauro del teatro. Il sipario, una volta rimosso, venne avvolto attorno ad un tubo di plastica e trasferito in un deposito comunale, in attesa di restauro. Finalmente, grazie al contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Cento e dell’I.B.C., e in accordo con la Soprintendenza di Bologna, l’Amministrazione comunale ha potuto affidare l’incarico alla restauratrice pievese Licia Tasini che ha iniziato i lavori nel mese di Aprile 2001. Dopo un accurato esame delle problematiche legate allo stato di conservazione dell’opera, si è potuto entrare nella fase propria dell’intervento, approntando varie soluzioni tecniche e strumentali per rendere possibile lo svolgimento del restauro quali: il carrello ponte per raggiungere ogni punto della tela senza calpestarla; il cilindro mobile in legno per consentire lo spostamento della tela dal recto al verso e viceversa e per successive fasi di intervento; tale rullo servirà inoltre a conservare in modo adeguato il sipario sino alla definitiva collocazione nel Teatro. Sono state poi svolte operazioni di pulitura della superficie pittorica e del retro. Sul retro della tela, sono state effettuate operazioni di sutura delle lacerazioni e di chiusura delle lacune. Infine è stata effettuata la foderatura dei soli bordi del sipario. Terminate le fasi più propriamente conservative, ci si è dedicati alla fase di intervento "estetico-con-servativo" con stuccatura a pennello di tutte la parti mancanti con gesso e colletta e integrazione pittorica con colori a tempera ed acquarello. I lavori sono stati eseguiti a Pieve di Cento e sono terminati nel mese di ottobre 2001.

Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
30.987,41
Istituzione teatro comunale "G. Borgatti" per gestione Pandurera - Cento
Finalità: Contribuire al finanziamento della stagione teatrale 2001/2002. Contenuti: La Fondazione ha supportato la realizzazione di 6 cartelloni per un totale di 39 spettacoli. Il cartellone di Prosa ha debuttato trionfalmente con "Falstaff e le Allegri Comari di Windsor" per la regia di Gigi Proietti, con la straordinaria interpretazione di Giorgio Albertazzi. Altri prestigiosi nomi hanno poi calcato le scene del Borgatti: Gianfranco D'Angelo con "Il Padre della Sposa", Silvio Orlando con la commedia di E. De Filippo "Eduardo al Kursaal", Anna Mazzamauro e Luciana Turina, brillanti interpreti della celeberrima commedia di Neil Simon "La Strana Coppia" ed ancora Vito, Gianrico Tedeschi, Paolo Ferrari, Piero Mazzarella, Isa Barzizza.
A conclusione della stagione si prevede anche la partecipazione di Enzo Iacchetti, che ha firmato anche la regia di "Provaci ancora Sam", spassosissima commedia di Woody Allen. I tre spettacoli di Operetta hanno portato ancora una volta il talento e la vivacità delle più celebri compagnie italiane. Apertasi con l'atmosfera sognante della favola orientale "Cin Ci Là", la stagione ha proseguito con la briosa "Donne Viennesi" e si è conclusa con la commedia musicale "L'Acqua Cheta", altro classico sempre molto apprezzato, anche grazie alla bravura di Corrado Abbati. La stagione della Danza e del Balletto Classico ha visto la partecipazione di due straordinarie stelle del panorama internazionale: Raffaele Paganini, che ha magistralmente danzato sulle note di Bizet in "Carmen" e Oriella Dorella sublime interprete di Mimì e Madama Butterfly in "La vie de Bohème", accompagnata dai ballerini del Balletto di Milano. Le note coinvolgenti e frenetiche del percussionista Tony Esposito hanno dato il via alla stagione de L'Altra Musica, che ha visto la partecipazione del travolgente showman Andrea Mingardi e di Anto nella Ruggiero, raffinata interprete di indimenticabili melodie. Le domeniche pomeriggio sono state allietate anche quest'anno dagli spettacoli del cartellone Giovanissimi, composto dai più celebri e classici racconti come "Pelle d'Asino", "La Bella e la Bestia", "20.000 Leghe sotto i Mari", ma anche da spettacoli originali e frizzanti come "Iattattiro", concerto tutto da ballare, animato da colorate invenzioni grafiche o da "Joseph e il mantello dei sogni dei mille colori", coprodotto dal Teatro Borgatti e dalla nostrana compagnia dei ragazzi di "Tutto fa Broadway". Le ormai amatissime cinque compagnie amatoriali centopievesi hanno dato vita al cartellone Dialettale, proponendo ancora una volta storie divertenti, intriganti, piene di colpi di scena e di imprevisti, condite con l'umorismo scanzonato tipico della nostra terra.
A conclusione della stagione si prevede anche la partecipazione di Enzo Iacchetti, che ha firmato anche la regia di "Provaci ancora Sam", spassosissima commedia di Woody Allen. I tre spettacoli di Operetta hanno portato ancora una volta il talento e la vivacità delle più celebri compagnie italiane. Apertasi con l'atmosfera sognante della favola orientale "Cin Ci Là", la stagione ha proseguito con la briosa "Donne Viennesi" e si è conclusa con la commedia musicale "L'Acqua Cheta", altro classico sempre molto apprezzato, anche grazie alla bravura di Corrado Abbati. La stagione della Danza e del Balletto Classico ha visto la partecipazione di due straordinarie stelle del panorama internazionale: Raffaele Paganini, che ha magistralmente danzato sulle note di Bizet in "Carmen" e Oriella Dorella sublime interprete di Mimì e Madama Butterfly in "La vie de Bohème", accompagnata dai ballerini del Balletto di Milano. Le note coinvolgenti e frenetiche del percussionista Tony Esposito hanno dato il via alla stagione de L'Altra Musica, che ha visto la partecipazione del travolgente showman Andrea Mingardi e di Anto nella Ruggiero, raffinata interprete di indimenticabili melodie. Le domeniche pomeriggio sono state allietate anche quest'anno dagli spettacoli del cartellone Giovanissimi, composto dai più celebri e classici racconti come "Pelle d'Asino", "La Bella e la Bestia", "20.000 Leghe sotto i Mari", ma anche da spettacoli originali e frizzanti come "Iattattiro", concerto tutto da ballare, animato da colorate invenzioni grafiche o da "Joseph e il mantello dei sogni dei mille colori", coprodotto dal Teatro Borgatti e dalla nostrana compagnia dei ragazzi di "Tutto fa Broadway". Le ormai amatissime cinque compagnie amatoriali centopievesi hanno dato vita al cartellone Dialettale, proponendo ancora una volta storie divertenti, intriganti, piene di colpi di scena e di imprevisti, condite con l'umorismo scanzonato tipico della nostra terra.

Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
30.987,41
Museo "Sandro Parmeggiani" - Renazzo di Cento
Finalità: Finanziare il programma culturale del Museo. Contenuti: Il Museo Sandro Parmeggiani nel corso del 2001 ha allestito tre mostre, accompagnandole con incontri culturali di alto livello e con interessanti volumi. La prima in ordine di tempo, dedicata all’"Apocalisse di Giovanni", con dipinti e disegni a carboncino di Ottavio Mazzonis, ha condotto il pubblico del Museo nella sfera della reinvenzione dei temi sacri, vissuti dall’ottantenne artista torinese, in una palmare ricerca di equilibrio tra l’intimo significato del soggetto trattato e la sua resa artistica in un linguaggio assolutamente personale e di straordinaria modernità. La Mostra è stata preceduta da una apprezzata conferenza di don Franco Patruno, direttore di Casa Cini di Ferrara, estensore anche del testo in catalogo in aggiunta a quella del Prof. Eugenio Corsini, docente universitario e critico d’arte. Ottavio Mazzonis ha donato al Museo il dipinto "Centauri bianchi" (olio su tela, cm. 140 x 110). E’ seguita poi la collettiva di artisti di spicco nel panorama nazionale sul tema "Emozioni belliniane nella pittura contemporanea". La mostra, che ha voluto essere l’occasione per tracciare un significativo dialogo tra presente e passato dell’arte italiana, si è posta all’attenzione per l’originalità delle diverse "invenzioni", riconducibili agli aspetti più "attraenti" dell’arte di Giovanni Bellini. L’iniziativa si è completata con un incontro con Curzia Ferrari, scrittrice di fama europea, nota studiosa del Bellini al quale ha dedicato un suo libro dal titolo "Donne e Madonne", dalla cui lettura è stato tratto lo spunto per la mostra. A conclusione della rassegna sono state donate al Museo due opere: "La grande icona" di Aldo Galgano (olio su tela, cm. 95 x 137) e "Luce del giorno divino" di Antonia Sabatini (olio su tela, cm. 100 x 100). Uno spazio speciale è stato riservato all’omaggio ad Amedeo Neri, artista centese, nel trentennale della sua scomparsa, con lo scopo non solo di mantenere viva una valorosa figura dell’arte di casa nostra, ma di dilatare quest’ultima sino agli anni Trenta del ‘900. Impegnativa è stata la ricerca delle opere, raccolte in varie città d’Italia ed esposte nel Museo dalla fine di novembre al gennaio 2002. La Mostra è stata corredata in un vero e proprio volume, compilato a più mani, finalizzato a delineare la personalità variamente sfaccettata dell’uomo collocandolo in una precisa temperie culturale cittadina, e a studiarne la fisionomia artistica nell’ambito della vasta stagione del paesaggismo emiliano di inizio ‘900. Il volume è stato presentato ad un’attenta platea dal Prof. Adriano Baccilieri, docente nell’Accademia di Belle Arti di Bologna. L’affluenza al Museo, individuale e in gruppi organizzati, è stata alta in ogni occasione. Il pubblico è apparso incuriosito e interessato ai temi proposti, che ha mostrato di apprezzare nei loro valori contenutistici, artistici e didattici.
Anche diverse classi delle scuole locali hanno potuto fruire delle opportunità offerte dal Museo attraverso momenti a loro dedicati.
Anche diverse classi delle scuole locali hanno potuto fruire delle opportunità offerte dal Museo attraverso momenti a loro dedicati.

Iniziativa propria della Fondazione
Importo deliberato: €
29.438,04
Istituzione teatro comunale "G. Borgatti" per gestione Pandurera - Cento
Finalità: Contribuzione alla realizzazione del progetto "La Finta Giardiniera".
Contenuti: Dopo il progetto "Rossini: Atti Unici", coronatosi la scorsa stagione con l'allestimento delle cinque operine all'Opéra Comique di Parigi, il Teatro Borgatti ha proseguito la proficua collaborazione con la Fondazione e la Cassa di Risparmio di Cento nella produzione di opere liriche, portando con successo sulla scena "La Finta Giardiniera" di W.A. Mozart, all'interno della stagione Lirica e Sinfonica. Come è ormai tradizione, gli interpreti sono stati i più meritevoli allievi selezionati nel laboratorio lirico del Borgatti, sapientemente formati dal M° Claudio Desderi, Direttore Artistico del Festival Verdiano di Parma. La regia è stata firmata dallo spagnolo Josè Carlos Plaza, affermato regista internazionale di opere liriche ed autorevole docente presso la Scuola Filodrammatica madrilena.
Contenuti: Dopo il progetto "Rossini: Atti Unici", coronatosi la scorsa stagione con l'allestimento delle cinque operine all'Opéra Comique di Parigi, il Teatro Borgatti ha proseguito la proficua collaborazione con la Fondazione e la Cassa di Risparmio di Cento nella produzione di opere liriche, portando con successo sulla scena "La Finta Giardiniera" di W.A. Mozart, all'interno della stagione Lirica e Sinfonica. Come è ormai tradizione, gli interpreti sono stati i più meritevoli allievi selezionati nel laboratorio lirico del Borgatti, sapientemente formati dal M° Claudio Desderi, Direttore Artistico del Festival Verdiano di Parma. La regia è stata firmata dallo spagnolo Josè Carlos Plaza, affermato regista internazionale di opere liriche ed autorevole docente presso la Scuola Filodrammatica madrilena.

Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
25.822,84
Comune di Finale Emilia
Stagione teatrale 2001/2002
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
15.493,71
Parrocchia Sant'Alberto di Piano - San Pietro in Casale
Opere di restauro della Chiesa Parrocchiale
Iniziativa di terzi
Importo deliberato: €
15.493,71
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05 Giugno 2024
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